PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

 

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Il P.T.O.F. (piano triennale dell’offerta formativa) è il documento attraverso il quale la scuola si confronta con le famiglie per condividere le regole che consentono di realizzare le finalità educative.
Propone ai bambini le prime forme di dialogo:
– sulle domande che essi pongono
– sugli eventi della vita quotidiana
– sulle regole del vivere insieme

LA SCUOLA: RIFERIMENTI STORICI, CULTURALI, PEDAGOGICI

La Scuola dell’infanzia “Canonico Edoardo Ferrero” ha aperto i suoi battenti nel lontano 1934 per rispondere alle esigenze del quartiere popolare della zona Vanchiglia – Vanchiglietta, che andava espandendosi per l’incremento demografico ed era privo della presenza educativa di una Scuola dell’Infanzia.
Fu dunque la prima scuola dell’infanzia della zona che accolse i bimbi degli operai delle aziende A.T.M., ITALGAS e dell’Opificio Militare, oltre a quelli dei quartieri vicini.
Fin dall’inizio fu sensibile nell’accogliere i più bisognosi, trovandosi allora l’edificio alla periferia della città in via di grande espansione, e ciò soprattutto negli anni 1970/80, per la particolare presenza degli operai della FIAT, provenienti dal Sud Italia.
L’edificio, che è proprietà della Congregazione delle Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino, ospita, oltre alla Comunità religiosa, anche un Pensionato per Signore anziane. Questa “compresenza” è diventata opportunità d’incontro, tra bambini e anziani, rivelatasi nel tempo, “preziosa ed educante”.

Il 28.02.2001 la Scuola è divenuta paritaria con il decreto 488/3696.
La Scuola dell’Infanzia “Canonico E. Ferrero” è una scuola cattolica e come tale affonda le proprie radici negli ideali e nei valori proposti e testimoniati nel Vangelo.
È una istituzione formativa nella quale il criterio regolatore ed ispiratore della prassi educativa è rappresentato dalla centralità della persona, nel pieno rispetto dell’integrità di ogni singola creatura, concepita nell’insieme dei suoi bisogni e di tutto il suo potenziale umano.
L’offerta formativa della nostra Scuola dell’Infanzia valorizza tutte le dimensioni strutturalmente connaturate nell’uomo, nella consapevolezza che l’intervento educativo debba promuovere la formazione di una personalità completa ed equilibrata.
Ponendo al centro del suo operare i valori della vita, dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della tolleranza, della pace, la Scuola dell’Infanzia “Canonico E. Ferrero” favorisce la maturazione dell’identità umana e cristiana della persona, stimolando nel bambino le funzioni mentali ed intellettuali, le attitudini creative, la dimensione etico-religiosa, le sue capacità critiche.
Inoltre la Scuola dell’Infanzia “Canonico E. Ferrero” è una scuola pluralista, che non si limita ad accogliere le “diversità”, ma le considera una ricchezza per valorizzare e promuovere l’identità personale e culturale di ciascun bambino.

LA SCUOLA – FINALITÀ EDUCATIVE ISTITUZIONALI
La scuola si propone di accompagnare ogni bambina e ogni bambino verso le finalità educative indicate nel documento nazionale … in sintonia con le mamme e con i papà.

LE FINALITÀ PROPOSTE DAL TESTO
Sviluppare l’identità significa:
– Imparare a stare bene insieme
– Sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato
– Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irrepetibile
– Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità:
figlio
Alunno
Compagno
Maschio o femmina
Abitante di un territorio
Appartenente ad una comunità

Sviluppare l’autonomia comporta:
L’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo
Partecipare alle attività nei diversi contesti
Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri
Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi
Provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto
Esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni
Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana
Partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte, i propri comportamenti
Assumere atteggiamenti sempre più responsabili

Sviluppare la competenza significa:
Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso:
– l’esplorazione
– l’osservazione
– l’esercizio al confronto
Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi
Sviluppare l’attitudine a fare domande, a riflettere, a negoziare i significati
Sviluppare il senso della cittadinanza significa:
Scoprire gli altri e i loro bisogni
Gestire i contrasti attraverso regole condivise
Definire le regole attraverso le relazioni e il dialogo
l’espressione del proprio pensiero
l’attenzione al punto di vista dell’altro
Imparare a riconoscere diritti e doveri
Porre le fondamenta di un ambito democratico
eticamente orientato
aperto al futuro
rispettoso del rapporto uomo-natura

I CAMPI DI ESPERIENZA … e relativi traguardi

Il sé e l’altro
(traguardi per lo sviluppo della competenza)
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
Sa avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.
É consapevole delle differenze e sa averne rispetto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista.
Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.
– Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

Il corpo in movimento
(traguardi per lo sviluppo della competenza)
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso degli attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.
Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.
– Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Linguaggi, creatività, espressione
(traguardi per lo sviluppo della competenza)
Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte.
Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive.
Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.
Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare.
É preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro.
Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
– Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

I discorsi e le parole
(traguardi per lo sviluppo della competenza)
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico.
Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.
Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.
Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.
Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico.
È consapevole della propria lingua materna, formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.
Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

La conoscenza del mondo
(traguardi per lo sviluppo della competenza)
Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.
Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
Si orienta nel tempo della vita quotidiana.
Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali.
Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.
Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprire funzioni e possibili usi.
É curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
– Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

LA NOSTRA PROGRAMMAZIONE … verifica e valutazione

La programmazione educativo-didattica è basata su un piano triennale che prevede lo sviluppo dei temi:
NATURA
CULTURA
INTERCULTURA – EDUCAZIONE ALLA MONDIALITÀ
La programmazione, elaborata dal Collegio Docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi ed alle finalità delineati nel Progetto Educativo.

LA NOSTRA SCELTA METODOLOGICA
UN IMPIANTO IN 4 TEMPI
1. TEMPO DELLA SCOPERTA
– Evento capace di suscitare motivazione alla curiosità
2. TEMPO DEL DIALOGO

a) tra noi                 b) con l’extrascuola

3. TEMPO DELLA RICERCA
– nell’universo dei “saperi”
4. TEMPO DELLA COMUNICAZIONE
– “tutti al lavoro!”
VERIFICA E VALUTAZIONE

Le insegnanti mettono a punto opportune prove di verifica degli apprendimenti, le quali vengono proposte ai bambini e successivamente discusse nel corso di riunioni periodiche del corpo insegnanti.
In questo modo la verifica diventa anche un accertamento della validità dei metodi didattici adottati, in quanto le insegnanti, valutando i dati risultanti dalla verifica, hanno eventualmente l’opportunità di rivedere e riprogettare alcuni aspetti della programmazione educativa.

LA CONTINUITÀ

La continuità del processo educativo nasce dall’esigenza primaria di garantire al bambino il diritto ad un percorso formativo organico e completo, che valorizzi le competenze già acquisite e apra nuovi orizzonti per una formazione integrale della personalità.
La scuola dell’Infanzia individua nella famiglia il contesto educativo primario per il bambino e collabora con essa in un rapporto di cooperazione costruttiva per la realizzazione di un’azione educativa adeguata ai suoi bisogni.
Particolare importanza attribuisce alla continuità orizzontale e verticale con le Scuole dell’Infanzia in zona e le scuole primarie. La scuola elabora strumenti e modalità al fine di promuovere momenti di attività da condividere con i bambini della classe 1a affinché l’inserimento nella scuola primaria non sia traumatico, ma graduale.

SPAZIO E TEMPO … intenzionalmente predisposti per l’educazione

SPAZIO
Lo spazio che la scuola offre risponde ai bisogni di:
accoglienza
serenità
sicurezza
gioco
movimento
stimolo alla curiosità e all’apprendimento del bambino

Lo spazio interno risponde in modo funzionale alle esigenze educative ed organizzative ed è così composto:
– un ingresso spogliatoio
– due spaziose aule per le attività di sezione, ben illuminate e con angoli strutturati (casa, biblioteca, travestimenti, pittura, ecc.)
– un salone per attività motoria e gioco libero
– uno spazio ad uso comune per attività di intersezione e audiovisivi
– una sala da pranzo
– una cucina con dispensa
un locale servizi igienici
Lo spazio esterno consiste in un’area mista con giochi di grandi e piccole dimensioni, funzionali al bisogno di esplorazione e movimento dell’infanzia.
TEMPO
Il tempo “scuola” è tempo intenzionalmente predisposto per l’educazione, nel quale è possibile per il bambino: “giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita. In questo modo il bambino può scoprire e vivere il proprio tempo esistenziale senza accelerazioni e senza rallentamenti indotti dagli adulti”.
La scuola organizza il suo “tempo” così:
ATTIVITA’ RICORRENTI:
accoglienza, preghiera, “circle time” e dialogo, attività, pranzo, ricreazione, riposo o attività laboratoriali (per i bambini di 4 e 5 anni) .
IL TEMPO DELLA CONSEGNA:
il bambino si esprime nella realizzazione di attività programmate e proposte dall’insegnante.
IL TEMPO PERSONALIZZATO:
il bambino ha la possibilità di scegliere ed esprimere un’attività libera, sempre con la presenza rassicurante dell’insegnante.
IL PATTO EDUCATIVO: INSIEME A SERVIZIO DELL’EDUCAZIONE

LA SCUOLA … LE SUE RISORSE

La nostra principale grande risorsa è il bambino in tutto il suo essere attorno al quale interagiscono più persone:
IL PERSONALE DIRETTAMENTE COINVOLTO NEL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “Canonico Edoardo Ferrero” così suddiviso:
La coordinatrice
3 insegnanti
3 operatrici ausiliarie
1 suora addetta all’accoglienza, in portineria
1 suora addetta alla vigilanza durante la ricreazione
1 specialista in lingua inglese
1 specialista in attività motoria
La nostra scuola ritiene essenziale per il raggiungimento delle sue finalità educative un clima sereno di collaborazione tra tutte le componenti che operano in essa, pur nel rispetto reciproco delle competenze e specificità dei ruoli.
Ad ogni educatrice la Scuola dell’Infanzia Can. E. Ferrero richiede:
La disponibilità al ruolo educativo e la competenza professionale di tipo culturale, didattico e organizzativo, attraverso un cammino di seria formazione permanente.
La partecipazione alle iniziative di formazione spirituale e morale organizzate dalla scuola.
La testimonianza cristiana, che fa di ciascuna una evangelizzatrice.
LA FAMIGLIA: ambiente naturale all’interno del quale si realizza la prima educazione dei figli, è coinvolta direttamente a farsi parte attiva nell’elaborazione del progetto, a conoscerlo bene e a condividerlo, per cooperare con l’azione educativa della scuola rafforzandola e confermandone la validità.
IL TERRITORIO: la scuola è parte viva del territorio e cerca forme sempre nuove di apertura e di collaborazione con il quartiere per offrire ai bambini opportunità educative rivolte a una maggiore conoscenza della realtà presente attorno a loro, sia ambientale che culturale e ricerca modalità di relazioni con le altre realtà scolastiche ivi presenti.
Inoltre è attenta alle direttive della Chiesa locale e diocesana, favorendo la partecipazione delle famiglie alle iniziative pastorali e agli itinerari di catechesi.

RISORSE ECONOMICHE: Le risorse economiche sono indicate nel bilancio della scuola, il quale deve essere conforme alle regole della pubblicità prevista dalla legge per l’ente gestore e accessibile a chiunque nella scuola vi abbia interesse.

GLI ORGANI COLLEGIALI … insieme, nella diversità dei ruoli
L’art. 1 comma 4 lett. C della legge 62/2000 prevede che in ogni scuola vengano istituiti e funzionino “organi collegiali improntati alla partecipazione democratica”.

COLLEGIO DEI DOCENTI DI SCUOLA
Il collegio dei docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella scuola ed è presieduto dalla coordinatrice dell’attività didattica.
Il collegio dei docenti:
Cura la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica;
Formula proposte all’ente gestore della scuola, in ordine alla formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e all’organizzazione della scuola;
Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati;
Esamina i casi di alunni che presentino particolari difficoltà allo scopo di individuare le strategie più adeguate per una loro utile integrazione;
D’intesa con gli altri organi collegiali e l’ente gestore predispone il P.T.O.F. che viene reso pubblico, mediante consegna alle famiglie, all’atto dell’iscrizione.
Il collegio si riunisce di norma una volta ogni due mesi.

scarica il  P.T.O.F.

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